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Ecoluoghi
Sud Italia
2013

dHome è la sintesi di dome+Home.

dHome è la casa-cupola progettata in località tirrenica centro sud e in particolare contestualizzata nelle immediate periferie di Salerno. dHome si inserisce in un contesto periferico diradato confrontandosi con il clima di mezza collina della periferia di Salerno e allo stesso tempo con il clima imposto dalle immediate vicinanze con il mare. dHome riesce ad inserirsi in paesaggi naturali senza alterarne lo skyline grazie alla sua forma morbida. Allo stesso tempo, dHome può inserirsi con la stessa capacità integrativa in contesti più urbanizzati come in centro città o nelle sue immediate vicinanze. La proposta progettuale, essendo dedicata ad un’abitazione a carattere permanente, è stata curata in ogni singolo dettaglio tenendo presente le caratteristiche di durabilità. La tecnologia utilizzata però consente di realizzare manufatti anche con caratteristiche d’installazione temporanea e totalmente reversibile: si possono realizzare istallazioni prive di sistema di fondazione e costruite su teli di tipo pesante in modo da non rovinare la pavimentazione esistente e rimuovere rapidamente ogni elemento senza comprometterne la stabilità (un esempio è quella realizzata nell’androne della facoltà d’Ingegneria di Napoli sulla pavimentazione marmorea dell’androne). Il concept nasce dalla fusione di due esigenze: da un lato vi è la volontà di rendere confortevoli e funzionali agli ambienti seppur piccoli conferendogli eleganza formale; dall’altro proporre un’antica tecnologia nubiana (il compasso), le cui caratteristiche tecnologiche e di rapidità nell’esecuzione, economicità e sostenibilità, la rendono fortemente attuale (antiche tecnologie per una nuova architettura).

L’utilizzo di mattoni cotti e assemblati in una doppia calotta donano alla costruzione un’inerzia termica adeguata a dare il necessario confort climatico. La forma assume grande importanza: le pareti curve favoriscono i moti convettivi interni garantendo il perfetto funzionamento dell’effetto camino.

L’installazione di tegole fotovoltaiche a sud-est del manufatto con un inclinazione di circa 15°, opportunamente dimensionate in numero, garantisce una produzione di energia elettrica a soddisfare il fabbisogno interamente con fonti rinnovabili e con una perfetta integrazione degl’elementi con il manufatto.

Il nucleo di partenza di dHome è la camera da letto attorno a cui ruota idealmente tutto il progetto. Il cilindro centrale di diametro 2,20 circa, è occupato per intero planimetricamente dal letto matrimoniale. La struttura è montata su un sistema girevole che consente agevolmente l’accesso al letto: anche se in prossimità della porta della camera il letto è occupato, basta far ruotare il letto per accedere allo spazio libero senza disturbare la quiete di chi già occupa il letto.

dHome è essenziale anche negli arredi attraverso la progettazione ad hoc dei complementi: la televisione della camera da letto matrimoniale è montata su un pannello girevole che consente di utilizzarla anche nel soggiorno ruotando su sé stessa.

Il cilindro che definisce la camera da letto è caratterizzato in alto, all’esterno, da una mensola a tutto tondo che crea una mensola ripostiglio.

La zona giorno risulta fruibile e ben organizzata: la cucina, delimitata dal piano di lavoro che si trasforma in tavolo da pranzo risulta sufficientemente ampia ad accogliere tutti gli accessori necessari all’ambiente lasciando ampio spazio a chi è in cucina per preparare o per consumare. Il salotto, anch’esso sufficientemente ampio, ospita il divano dalla forma circolare; la collocazione di questo complemento d’arredo in planimetria è pensata in maniera tale da condividere la tv in comune alla camera da letto, grazie al supporto girevole sopra descritto.

La zona d’accesso alle camere da letto è ben definita e ricava uno spazio intimo riservato ai soli padroni di casa: l’ingresso alle due camere da letto è caratterizzato da un ambiente spogliatoio a servizio delle due camere da letto. La sala da bagno è opportunamente dimensionata per essere dotata di tutti i servizi sanitari fruibili in modo agevole.

Le bucature della struttura, il cui infisso ospita un triplo vetro basso emissivo, sono state opportunamente dimensionate per stabilire un ottimale rapporto aeroilluminante; la forma romboidale consente di avere la giusta illuminazione e regolarne l’irraggiamento tenuto presente della collocazione geografica.

La scelta formale, i materiali utilizzati, e l’attenzione posta ad ogni singolo dettaglio, producono un manufatto ad alto contenimento energetico senza sacrificarne la fruibilità planimetrica e funzionale. Inoltre il risultato estetico non risulta compromesso dalle scelte tecnologiche.

Gruppo di Lavoro

Architetto Fabrizio Carola

Architetto Luigi di Pietro

Architetto Stefania Vestuto

Architetto Aniza Granata

ArchitettoTommaso Martimucci

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